Il tecnico giallorosso si sdoppia per aiutare la squadra ad uscire dal momento nero: c’è da sfatare una maledizione che dura da mesi
25 aprile 2024. Nell’allora ‘Dacia Arena’ di Udine – successivamente il nome dell’impianto del club friulano è stato cambiato in ‘Bluenergy Stadium’ – la Roma di Daniele De Rossi vinceva una partita anomala, interrotta qualche giorno prima a causa del malore occorso ad Evan Ndicka e ripresa al minuto 72. Con soli 18 minuti da giocare più recupero.
Nell’assoluta necessità di portare a casa i tre punti per sperare di agganciare la zona Champions, l’undici giallorosso andò all’assalto della formazione bianconera, trovando il gol all’ultimo respiro con un’incornata di Bryan Cristante sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ad oggi, e sono passati ormai oltre 7 mesi, è questa l’ultima vittoria della Roma lontano dall’Olimpico.
Più in generale, considerando tutto il 2024, la compagine capitolina ha raccolto i tre punti fuori casa solamente in 5 delle 24 occasioni in cui è scesa in campo. Un dato che la dice lunga sul trend da incubo del club giallorosso in trasferta. Dopo aver fallito la missione di tornare a casa con una vittoria dall’ultima gara fuori casa, invero forse proibitiva, di Napoli, l’undici capitolino ha subito una nuova occasione per rifarsi.
L’impegno, anche stavolta, non è dei più semplici. La Roma sarà infatti ospite del Tottenham, la squadra che appena qualche giorno fa ha rifilato 4 gol al City a casa sua, per la quinta giornata della ‘League Phase’ dell’Europa League. Una gara che si preannuncia tosta, piena di insidie, ma che Ranieri non vuole assolutamente fallire. Serve una scossa: chissà che non possa arrivare proprio lontano da quell’Olimpico che nelle ultime settimane ha mugugnato non poco alla vista dei suoi beniamini.
Ranieri tuttofare: rapporto diretto col gruppo per uscire dalla crisi
È di ieri la notizia dell‘allontanamento, dopo un periodo di prova, dello psicologo Tim Coates dalla struttura di Trigoria. L’esperimento di inserire una figura che facesse da tramite tra il tecnico – che era ancora Ivan Juric al momento della temporanea assunzione – e la squadra, non ha prodotto i risultati sperati. La decisione della società non ha però spaventato Ranieri, anzi. Il tecnico è pronto ad assumere il comando diretto di tutto ciò che concerne la gestione mentale di un gruppo apparso, sebbene con qualche miglioramento, fragile anche nella prima uscita agli ordini del mister testaccino.
Come sottolineato dal ‘Corriere dello Sport’ nella sua edizione odierna, ‘Ranieri preferisce un approccio più diretto con i suoi giocatori. Vuole un rapporto con loro senza ‘intermediazioni’ o altri ruoli che interferiscano tra lui e la squadra. Alla quale vuole parlare con schiettezza e passione, spronandola, caricandola e anche criticandola quando necessario’.
Pronto a sdoppiarsi nell’esercizio di un ruolo già difficile, l’allenatore assumerà sulla sua figura la totalità degli aspetti da migliorare in fretta. A partire dall’incapacità di vincere fuori casa. L’occasione è lì, a portata di mano. Serve un’impresa. Di quelle che solo uno come lui può compiere.